Denti più sani: il segreto è nella betulla

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Spazzolino? Promosso a pieni voti, ma con il chewingum è meglio. Anzi di più, masticare protegge i denti dalla carie. Vediamo come.

Lo xilitolo è uno zucchero dal potere dolcificante molto simile a quello del saccarosio, ma dal contenuto di calorie più ridotto. Viene estratto soprattutto dalle betulle, di cui il nostro territorio è ricco da qui il suo secondo nome “zucchero del legno“.
Lo conosciamo soprattutto come dolcificante per i chewinggum, ma i suoi utilizzi spaziano oltre questi prodotti e pare che lo xilitolo presenti anche alcuni benefici per la salute.

Infatti mentre lo zucchero bianco contiene 4 calorie per grammo, lo xilitolo ne contiene il 40% in meno (2,4 cal/gr).

 

Diabete, obesità o problemi metabolici? Con lo xilitolo si può!

Uno degli effetti indesiderati più noti degli zuccheri aggiunti riguarda i picchi di glucosio nel sangue e il rilascio rapido di insulina. Rispetto a dolcificanti come lo zucchero bianco, lo xilitolo ha un’azione molto debole sul livello di glucosio nel sangue e sull’insulina. L’indice glicemico dello xilitolo infatti è pari a 7, mentre quello dello zucchero raffinato è di 60-70.

 

Salute dei denti

Secondo diversi studi lo xilitolo presenta dei benefici per la salute dei denti e della bocca. Uno tra i primi nemici del cavo orale è il batterio Streptococcus mutans, responsabile della carie dentale. Questo batterio si nutre del glucosio presente in bocca grazie al cibo, ma non può utilizzare lo xilitolo. In uno studio pubblicato sull’Iranian Journal of Microbiology si è osservato che lo xilitolo aiuta a ridurre i batteri nocivi presenti nel cavo orale dal 25 al 75% mentre non ha effetto sui batteri “buoni”.

Altri studi dell’università degli studi di Milano in collaborazione con l’università degli studi di Sassari hanno monitorato migliaia di movimenti mascellari con cui 153 bambini di una scuola primaria sarda hanno consumato per sei mesi centinaia di confetti contenenti xilitolo.

Risultato: bocca più sana, sorriso salvo e ridotta acidità della placca batterica.

Questo perché lo xilitolo migliora l’assorbimento del calcio a livello dell’apparato digerente, accresce la produzione di saliva riducendone al contempo l’acidità, aiuta a prevenire e ridurre le carie e le infiammazioni gengivali.

 

Infezioni ORL

Alcuni dei batteri che sono presenti nel cavo orale, sono in grado di far sviluppare infezioni anche a livello della gola (tonsille) e orecchie. Lo xilitolo sarebbe in grado di contrastare la crescita di questi batteri proprio come nel caso della placca. Secondo uno studio condotto in Finlandia, masticare chewing-gum allo xilitolo riduce il rischio di otite nei bambini in età prescolare e scolare.

 

Benefici da confermare

Altri studi, che attendono però ulteriori conferme, mostrano che lo xilitolo potrebbe avere una certa efficacia (con dosi giornaliere di 40 g) sul benessere dell’apparato scheletrico in quanto tale sostanza sembra favorire l’aumento della densità ossea con conseguente rallentamento dell’insorgenza di osteoporosi. Inoltre potrebbe prevenire l’invecchiamento della pelle mediante la stimolazione di fibre collagene.

Sono in attesa di conferma anche le affermazioni che lo indicano come sostanza antibatterica e antiallergica.

A livello intestinale invece potrebbe nutrire i batteri benefici presenti e agire come una vera e propria fibra per stimolarne la regolarità.

 

E gli svantaggi?

Lo xilitolo è ben tollerato, ma alcune persone potrebbero avvertire problemi digestivi con un consumo elevato, ad esempio a causa della fermentazione intestinale. Pertanto chi soffre di sindrome del colon irritabile dovrebbe evitare lo xilitolo.

Inoltre il consumo prolungato di chewingum, stimolando la masticazione non nutritiva, può indurre problematiche di disordini cranio-cervico-mandibolari. Infatti a causa dell’eccessiva stimolazione dei muscoli masticatori le conseguenze possono essere anche importanti: emicrania, cefalee, problemi posturali, rumori a livello delle  articolazioni temporomandobolari. Perciò masticare si, ma con moderazione.

 

Chi può avere maggiori benefici?

In Italia le patologie del cavo orale, soprattutto per la popolazione in età pediatrica, hanno sempre un`alta incidenza: la carie, la più diffusa, tocca il 22% dei bambini a 4 anni e circa il 44% a 12 anni.

Si può capire come la prevenzione possa svolgere un ruolo importante per intercettare precocemente le patologie e consentire anche un grande risparmio alle famiglie e alla società. Prevenzione che parte dallo spazzolino. Ma quando lo spazzolino non c`è, anche una gomma da masticare può aiutare.